Quasi tre milioni di italiani quest’anno non prenderanno la tredicesima, o la prenderanno in parte. Un 10% dei lavoratori che non potrà contare su quella mensilità aggiuntiva, che in genere sostiene i consumi delle festività. Questo è ciò che emerge dal Rapporto Censis 2009 e dai dati Istat.
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Dati più specifici indicano che i disoccupati a non prendere neanche un centesimo sotto la voce tredicesima saranno un milione e settecento mila, il 7,4% della forza lavoro. Tra i disoccupati, 125 mila hanno smesso di cercare lavoro, ormai completamente sfiduciati. I precari invece continuano a girovagare nel mondo del lavoro, per loro niente stabilità, pochi soldi e futuro incerto. Insomma il prossimo Natale sarà un po’ dura per tutti, specie per chi con più di 50 anni cerca di rimettersi in carreggiata senza riuscirci. Anche qualche occupato non prenderà la tredicesima, si tratta di quelle particolari situazioni in cui l’azienda non ha risorse a sufficienza per pagare stipendi, come ad esempio la ex Eutelia del gruppo Omega, i cui dipendenti non percepiscono nulla da Luglio scorso.
I sindacati hanno stimato nel 2009 circa un milione di cassaintegrati, questo equivale ad un milione di tredicesime più povere. Al nord si soffre di più, cassa integrazione e disoccupazione si fanno sentire con più intensità in un tessuto produttivo più corposo e dinamico rispetto ad un sud già in condizioni critiche.
Complessivamente nel mese di Dicembre 2009 le tredicesime mensilità saranno pari a 35,2 miliardi di euro, di cui 10 ai pensionati, 9 ai lavoratori pubblici, 16 ai dipendenti privati. Secondo le associazioni dei consumatori Adusbef e Federconsumatori, la tredicesima degli italiani sarà destinata per ¾ a coprire i pagamenti come rata del mutuo, debiti generici, bollette e tasse.
Giuseppe Raso