Affitti: il 40% dei contratti sfugge al fisco

Gran parte degli affitti in Italia è in nero come scoperto da molte inchieste giornalistiche, che hanno dimostrato come case di proprietà di Italiani vengano affittate con canoni altissimi ad extracomunitari clandestini, studenti, lavoratori in trasferta e famiglie meno abbienti, il tutto senza lasciare traccia contabile. Un’evasione fiscale che oltre a far danno all’economia del paese, va a colpire quelle categorie di persone più deboli.

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Per il Sunia, il sindacato inquilini, l’evasione fiscale in ambito immobiliare riguarderebbe oltre un milione e mezzo di case. Per ciò che concerne i dati della Guardia di Finanza, circa i controlli svolti lo scorso anno, è emerso che su 2.639 verifiche l’evasione fiscale complessiva ammonterebbe a circa 18 milioni di euro, di cui 13 milioni riguardanti gli affitti. Numeri che danno un’idea precisa della grandezza del fenomeno, che non riguarda soltanto i contratti di locazione ma anche i contratti di compravendita immobiliare. L’evasione totale accertata per questi ultimi ammonterebbe a 5,4 milioni di euro.

Gli studi del Sunia fotografano dunque una situazione ben precisa, il 40% dei contratti sfugge al fisco, generando una voragine importante nei conti statali. Le città che guidano la speciale graduatoria degli affitti in nero sono: Milano, Genova, Roma, Vicenza, Napoli, Salerno e Torino. In queste città il fenomeno assume proporzioni gigantesche nei centri, dove è cospicua la presenza di extra-comunitari e studenti, le due categorie che subiscono maggiormente questa situazione, che per necessità sono costretti a firmare contratti palesemente irregolari, con affitti sproporzionati e diritti e garanzie quasi inesistenti.

Autore dell'articolo: Redazione

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