Il 30 Aprile è andata in scena a Palermo la manifestazione dei dipendenti Almaviva, contro il piano di esuberi annunciato dall’azienda, che prevede 2988 licenziamenti. Gli operatori si sono radunati nella periferia del capoluogo siculo, nei pressi del deposito del Tram Roccella, e hanno atteso l’arrivo del sindaco Leoluca Orlando, molto acclamato, e del Premier Renzi. Striscioni e cori contro il piano esuberi, mentre un gruppo di rappresentati dei vari sindacati ha chiesto un colloquio proprio con il Premier, con l’obbiettivo di riuscire ad ottenere la firma per il Patto di Palermo.
Almaviva: Idv annuncia l’accordo raggiunto per il ritiro dei licenziamenti
Idv (Italia dei Valori) ha seguito con particolare interesse la vicenda, fin dal suo inizio. Dopo il summit a Palermo, c’è soddisfazione per l’intesa raggiunta sul ritiro dei licenziamenti. Subito dopo la manifestazione, il segretario nazionale del Partito Ignazio Messina ha dichiarato :”Nell’ambito della vertenza Almaviva abbiamo salutato con soddisfazione il ritiro dei licenziamenti e l’avvio dei contratti di solidarietà per permettere al Governo di presentare alcune proposte che noi di Idv riteniamo dirimenti per il futuro occupazionale e industriale dei call center, tra le quali: per le aziende che hanno delocalizzato fuori dalla comunità europea e partecipano a gare e appalti in Italia è indispensabile una tassazione specifica; nel caso di cambio d’appalto deve esserci una clausola sociale che preveda l’assunzione dei lavoratori da parte di chi ha vinto la gara“. Si tratta di un passo importante da parte del Governo, che secondo Messina deve partecipare attivamente alla regolamentazione del settore dei call center. Per i dipendenti dell’azienda, è stato l’ennesimo tentativo di combattere una decisione grave, che avrebbe portato al licenziamento di 1670 operatori solo a Palermo, 918 a Roma e 400 a Napoli.
I sindacati non esprimono totale soddisfazione
La Uilcom Sicilia ha ufficialmente annunciato la proroga dei contratti di solidarietà per bloccare i licenziamenti. Cisl e Cgil non intendono però fermarsi; “Siamo pronti ad andare ad avanti ad oltranza per trovare delle soluzioni per mettere riparo anche dopo novembre i 2.988 lavoratori a rischio licenziamento di Palermo, Roma e Napoli” ha dichiarato la Slc Cgil, mentre Francesco Assisi e Eliana Puma della Fistel Cisl di Palermo hanno affermato che: “La proposta dell’azienda sulla solidarietà non è in linea con la posizione espressa dal governo anzi contiene condizioni peggiori per i lavoratori. Il governo aveva chiesto all’azienda di prorogare i contratti di solidarietà vigenti e alle condizioni vigenti, invece, sono state chieste più flessibilità e condizioni economiche peggiorative”.
E’ intervenuta sulla questione Almaviva anche Teresa Bellanova, viceministro dello Sviluppo economico, proponendo ad azienda e sindacati di andare avanti così per altri sei mesi e nel frattempo procedere con le dovute verifiche sull’andamento del settore dei call center. La stessa Bellanova, prima del 18 Aprile, aveva dichiarato che il Governo è pronto a stanziare ammortizzatori sociali fino al 2017 e che i soldi per affrontare la crisi del settore ci sono. Lavoratori e sindacati non si arrendono e restano in attesa degli sviluppi di nuovi incontri tra i vari rappresentanti delle parti in causa.