Nella giornata di ieri, la Banca d’Italia ha cessato la tenuta degli elenchi degli intermediari finanziari, al termine del periodo transitorio secondo il decreto legge n. 141/2010. Potranno continuare nella loro attività di finanziamento al pubblico soltanto gli intermediari che anno un procedimento amministrativo non ancora concluso, come previsto dalla legge numero 241/90. Fino a lunedì 16 Maggio, la sezione per la ricerca degli intermediari potrebbe non funzionare correttamente a causa degli aggiornamenti degli elenchi dovuta al suddetto procedimento.
Banca d’Italia: Consel autorizzata e iscritta a nuovo Albo Unico degli intermediari
Consel (Gruppo Banca Sella) ha ricevuto l’autorizzazione per l’esercizio dell’attività di concessione di finanziamenti sotto qualsiasi forma. Consel, pertanto, risulta iscritta regolarmente nel nuovo Albo Unico degli intermediari. La decisione è giunta dopo una lunga e accurata valutazione sul programma delle attività del Gruppo Sella, della struttura organizzativa e dei sistemi di controllo, anche in riferimento alla sicurezza informatica dei dati. Giorgio Orioli, direttore di Consel, ha espresso la propria soddisfazione rilasciando alcune dichiarazioni:
Questa autorizzazione conferma la solidità e il percorso di crescita avviato nella nostra società in questi anni. Il nostro intento è quello di confermarci come player di primo piano nel settore del credito al consumo grazie all’ampia offerta dei nostri prodotti e alle competenze dei nostri professionisti.
Intanto, qualche giorno fa Banca d’Italia ha comunicato alcuni dati relativi ai bilanci bancari, dai quali è emerso che i prestiti alle imprese, a Marzo, sono calati dello 0,3%, mentre quelli alle famiglie sono cresciuti dell’1,1%. Altro dato importante fornito dall’Istituto riguarda la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia, aumentata del 2,8%, mentre quella degli italiani all’estero ha visto un rialzo dell’1,9%.
Ignazio Visco ridimensiona i timori per le banche italiane
Sono di qualche giorno fa le dichiarazioni di Ignazio Visco sulla situazione delle banche italiane, rilasciate durante il workshop sulla stabilità del sistema bancario svoltosi a Firenze. Il Governatore della Banca d’Italia si è detto convinto che ci sia esagerazione in merito alle preoccupazioni del mercato riguardo gli asset delle banche italiane. Visco è convinto che la Banca Centrale Europea non stia facendo pressioni per la dismissione dei crediti deteriorati. Piuttosto, sono la stampa e i mercati a credere questo, e molto probabilmente ciò ha causato la recente flessione dei corsi azionari, in particolar modo di quelli italiani. Visco si è poi soffermato sul “bail-in”, esprimendo un certo scetticismo per uno strumento che, con l’obbiettivo di ridurre l’impatto verso la crisi, potrebbe portarne un’altra. Secondo Visco occorre lavorare con impegno per trovare un equilibrio, soprattutto nell’ambito dei mercati finanziari, anche ricorrendo all’intervento pubblico. Per spiegare il concetto, il direttore ha usato un semplice paragone:
Se fallisce un supermercato, lo chiudi e un altro apre. Se fallisce una banca, è molto improbabile che ne apra un’altra, è più probabile che quella accanto cominci ad avere problemi.
Le sue parole sono quindi rivolte, in particolar modo, alla vigilanza e all’opinione pubblica, per riflettere in modo cauto e logico sulla questione delle banche italiane e trovare finalmente la giusta soluzione.