Il direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, è tornato a parlare dell’attuale riforma delle banche popolari. Rossi è intervenuto in audizione alle commissioni Finanze e Attività produttive della Camera ed ha espresso il pensiero della Banca d’Italia. “L’approvazione della riforma è auspicabile non perchè lo impongano i regolatori o i mercati internazionali: perchè lo suggerisce il buon senso. L’economia italiana ha bisogno, e ne avrà ancor più nella ripresa che sta iniziando, di banche efficienti, patrimonialmente solide, a loro agio nel mercato internazionale” spiega Rossi, esordendo dunque sul tema caldo. Lo stesso Rossi ha poi sottolineato come ci sia necessità di banche che siano in grado di sollecitare la crescita, in particolare delle piccole e medie imprese più dinamiche ed innovative: è proprio da loro che bisogna ripartire per la ripresa, saranno le piccole e medie imprese il punto di forza del nostro Paese. “Le popolari di maggiori dimensioni, interessate dalla riforma, non appaiono confrontabili con le banche di credito cooperativo che oggi si osservano in Europa e sono molto distanti dall’originario spirito cooperativo” ha aggiunto Rossi. La Banca d’Italia auspica che questa riforma possa mettere in condizione le banche popolari di aumentare il loro capitale: in questo modo potranno rivolgersi ad un numero di clienti, risparmiatori ed investori, sempre maggiore.