Alcune grandi aziende hanno iniziato a firmare accordi con Teheran da quando gli Stati Uniti e le altre potenze mondiali hanno ritirato le sanzioni a lungo termine contro il paese mediorientale, ma le banche europee sono comunque molto preoccupate nel fare affari con l’Iran dopo i problemi avuti in passato.
HSBC (HSBC), Standard Chartered (SCBFF) e la francese BNP Paribas (BNPQY) hanno già avuto problemi e hanno versato miliardi di dollari in multe per aver fatto affari con l’Iran.
Così, mentre si possono intravedere opportunità commerciali nel paese iraniano composto da circa 80 milioni di persone, in molti indugiano nell’intrattenere rapporti commerciali viste le sanzioni che gli Stati Uniti hanno sollevato in passato in funzione dei divieti di far affari con l’Iran.
Banche europee: le dichiarazioni di John Kerry
Standard Chartered non è stata convinta dalle dichiarazioni del segretario di stato americano John Kerry. La banca ha dichiarato che non avrebbe accettato nuovi clienti iraniani e non avrebbe effettuato operazioni con chiunque stesse facendo affari all’interno del paese mediorientale.
Kerry ha fornito altre motivazioni per cui è possibile che le banche abbiamo ancora paura di far affari con l’Iran: “L‘Iran deve innanzitutto modernizzare il suo sistema bancario e i meccanismi con cui gestisce alcune forme di affari. Inoltre, visto che il presidente in carica Obama terminerà il suo mandato entro la fine dell’anno scoraggia ulteriormente molte aziende a fare affari con il paese mediorientale poiché gli amministratori di queste compagnie temono che il probabile successore, Donald Trump, possa reintrodurre nuovamente delle sanzioni rottamando gli accordi sul nucleare stipulati con l’Iran”.