Bitcoin: quotazione stabile, ma gli analisti prevedono grossi movimenti

Bitcoin si mantiene stabile a circa 9.250 dollari, anche se a fatica. La tendenza generale indica decisamente un ribasso e il supporto a 9.200$ è già stato testato due volte in tre giorni. La quotazione sta facendo registrare una sorta di collasso della volatilità niente affatto tipica per la criptovaluta. Proprio per questo, gli analisti prevedono grossi movimenti all’orizzonte.

Stando ai grafici tecnici, è stata individuata una situazione molto simile al 2016, prima del boom pazzesco registrato da Bitcoin.

Interessante l’opinione è John McAfee, famosissimo programmatore britannico e anche esperto di investimenti. Secondo McAfee, l’ottobre nero delle criptovalute non rappresenterebbe nient’altro che un calo fisiologico. Ma entro la fine dell’anno, la situazione potrebbe nettamente cambiare, dando vita ad un rialzo addirittura maggiore rispetto ai tempi d’oro delle criptovalute.

Opinione condivisa anche dagli analisti di Benzinga, convinti che entro il 2021 il titolo raggiungerà almeno i 50.000 dollari.

Cash App: raddoppiati gli acquirenti di Bitcoin

Nel frattempo, arrivano i numeri del terzo trimestre 2019 anche per Cash App. Stando ai dati riportati e, nonostante la vendita delle criptovalute continui a generare pochi profitti, gli acquirenti Bitcoin sarebbero tuttavia raddoppiati.

A fronte di un fatturato di 148 milioni di dollari e di una spesa di gestione di 146 milioni, l’utile netto di Cash App si attesta a soli 2 milioni. Tuttavia, il fatto che un numero sempre maggiore di utenti abbia iniziato ad utilizzare l’App per investire in Bitcoin, pone le basi per un futuro più che positivo.

In aumento anche le ricerche del termine Bitcoin su Google. Raggiunto il valore più alto degli ultimi tre mesi. A livello geografico, il primato è tutto africano. Il più alto numero di ricerche, come secondo e terzo posto, vede sul podio Austria e Brasile.

Al contrario, la ricerca su Google del termine “blockchain” non ha registrato nessun incremento degno di nota.

Ancora brutte notizie e un futuro tutto in salita, invece, per Alexander Vinnik, presunto fondatore di una delle principali piattaforme di scambio di Bitcoin.

Nel 2017, su richiesta di Washington, Vinnik è stato arrestato nel 2017 con l’accusa di riciclaggio di denaro internazionale. Il russo chiede, per ora inascoltato, di essere processato in Russia. Richiesta avanzata anche con un drastico sciopero della fame.

In conclusione,  il prezzo del token sta cercando di lottare per continuare a mantenere la propria posizione sopra il supporto da 9.200 dollari. Per i trader, tra grafici e previsioni, la mossa migliora attuale è, probabilmente, quella attendista. Almeno fino a quando la quotazione riuscirà a portarsi sopra i 9.400.

 

Autore dell'articolo: Redazione

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