Arriva la conferma del Premier Giuseppe Conte: per gli italiani che pagheranno i propri acquisti con strumenti tracciabili ed elettronici sarà possibile ottenere un rimborso fino a 2000 euro. La nuova normativa anti corruzione è stata inserita nella Legge di Bilancio 2020. In base ai criteri previsti, i primi rimborsi verranno erogati a Gennaio 2021. Da qui il nome Bonus Befana dato dal Governo ai nuovi incentivi.
Durante la trasmissione televisiva di martedì in onda sul canale La7, Conte ha dichiarato che:
Sappiate, io lo dico a tutti, se non piace il piano anti-evasione cercate di mandarmi a casa. Io lotterò fino all’ultimo giorno. Abbiamo 3 miliardi dalla lotta all’evasione che noi destineremo come superbonus nelle tasche dei cittadini. Le dico una novità: credo che arriveremo a liquidare, a far trovare nei conti correnti, fino a 2 mila euro sulla base degli acquisti che si accumuleranno. Non solo carta di credito, offriremo un ampio ventaglio di pagamenti digitalizzati.
Come premesso, il Bonus è stato inserito tra le norme anti corruzione. L’obiettivo del Governo è quello di favorire la diffusione dei pagamenti elettronici. In questo modo sarà più facile tenere traccia degli acquisti, step fondamentale per la lotta all’evasione.
Bonus Befana: come funziona?
Il meccanismo dei nuovi incentivi per i pagamenti tracciabili, annunciati da Giuseppe Conte, prevede che, per ogni acquisto pagato elettronicamente, verrà man mano accumulata una percentuale del totale speso. Alla fine dell’anno, l’importo accumulato verrà riaccreditato sulla carta del contribuente.
La novità del Bonus, che già era stato annunciato ad ottobre, riguarda l’entità del rimborso che, per chi raggiungerà l’importo massimo previsto, potrà arrivare fino a 2000 euro.
Previsti rimborsi anche per chi spende meno del massimo riconosciuto.
La normativa dovrebbe entrare in vigore da luglio 2020. E i primi rimborsi arriveranno sui conti dei cittadini a gennaio 2021. Dopodiché, quando il sistema sarà a regime, i rimborsi saranno mensili. Salvo il raggiungimento delle soglie previste.
Nel testo del decreto si legge che:
Le persone fisiche maggiorenni residenti nel territorio dello Stato che effettuano abitualmente acquisti con strumenti di pagamento elettronici hanno diritto a un rimborso in denaro, alle condizioni e sulla base dei criteri individuati dalle disposizioni attuative.
Per sapere come funzionerà, concretamente, il nuovo sistema di rimborsi per i pagamenti elettronici, occorrerà aspettare ancora qualche mese. Come specificato dal premier, per avviare le operazioni, sono stati stanziati dal Governo 3 miliardi di euro.
Il termine fissato per l’emanazione della normativa completa è il 30 Aprile. Entro questa data, arriverà il Decreto del ministero dell’Economia, salvo approvazione del Garante della Privacy.