Cambio Euro Dollaro oggi 23 Dicembre: USD ancora forte anche nel 2020

Il Cambio Euro Dollaro oggi 23 Dicembre vale 1,1083, in lievissimo rialzo dello 0,5%. La debolezza della moneta unica, tuttavia, rispetto alla valuta statunitense, rimane evidente. I mercati si avviano a chiudere l’anno con insistenti previsioni di una nuova forza del dollaro anche per il 2020.

Per il 2019, la variazione su 1 anno è in negativo, a -2,58%. Minimo e massimo di 52 settimane rispettivamente 1,0879 e 1,1572.

Durante le scorse settimane, l’asset ha tentato un rimbalzo che, tuttavia, si è fermato in area 1,12.

La FED ha deciso di non intervenire nel meeting di dicembre, dopo tre ribassi consecutivi del dollaro. Per molto tempo, è molto probabile che non ci saranno ritocchi. Nel dettaglio, per quanto riguarda i Fed Funds, le probabilità che i tassi vengano ulteriormente tagliati sono molto basse. E comunque, ciò accadrebbe da luglio.

In sostanza, per il prossimo anno, i tassi USA dovrebbero rimanere fermi. Mentre i tassi europei dovrebbero rimanere bassi. L’economia americana è certamente più in forza. La crescita economica UE, al contrario, viaggia ancora troppo a rilento.

Cambio EUR/USD: previsioni 2020

Secondo gli analisti, nell’imminente futuro, il Cambio Euro Dollaro dovrebbe generare ancora ribassi.

In questa tendenza ribassista, che probabilmente proseguirà anche a gennaio, l’area di massimo viene individuata tra i valori 1,1051/1,1266. L’area di minimo invece a 1,0343/1,0569. La resistenza a breve termine è fissata a 1,12. mentre il primo punto di possibile inversione di tendenza viene indicato in una chiusura settimanale superiore a 1,1412.

In base a queste considerazioni, gli esperti consigliano ai trader di mantenersi su posizioni ribassiste, fin quando non si verificherà un segnale di inversione nell’area sopra indicata.

Intanto, sui mercati, si iniziano a fare i dovuti bilanci di fine anno.

Come abbiamo già visto, l‘economia USA va. Quella europea fa fatica. La crescita del 2,1% del PIL USA nel terzo trimestre è stata confermata nella seconda lettura e, probabilmente, si tratterà dello stesso risultato anche per il quarto trimestre.

Tuttavia, sul 2020 pesano grosse incognite politiche. Di cui le principali proprio sugli Stati Uniti che si avviano alle prossime elezioni presidenziali. Bernie Sanders sale nei sondaggi, ma Donald Trump sembra poter gestire la questione dell’impeachment.

Non dimentichiamo i possibili effetti della Brexit che verrà ufficializzata entro gennaio 2020. E rimangono ancora molti dubbi anche sulla guerra dei dazi, ancora alla fase 1 di un programma di pace non ben definito.

Questa settimana che va da oggi fino alla fine dell’anno sarà senz’altro una settimana di attesa per i mercati. Sul fronte europeo, si attende per oggi il report mensile della Bundesbank. Milano la peggiore tra le Borse Europee.

Autore dell'articolo: Redazione

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