Il valore della moneta unica sale in questo Venerdì di Borsa, sia contro la divisa statunitense che contro la sterlina. Cambio Euro Dollaro attualmente a 1,0593, in rialzo dello 0,37%. La quotazione si è staccata dal minimo di 1,0532 toccato ieri, arrivando al massimo di oggi di 1,0608. Investitori credono ancora alla parità, tuttavia convinti che debba verificarsi nel medio periodo, o altrimenti sarà difficile poi. La previsione è che si possa arrivare, in queste condizioni, al valore di 1:1 entro il primo trimestre del 2017. Il referendum costituzionale italiano del 4 Dicembre e le elezioni francesi di Aprile rappresentano i primi fondamentali steps per capire la forza della quotazione.
Cambio Euro Dollaro: le conseguenze della parità
Se biglietto verde e moneta unica dovessero raggiungere lo stesso valore, inevitabile pensare alle conseguenze, soprattutto per i consumatori.
L’ipotesi sembra quanto mai possibile, soprattutto in considerazione della consistente discesa dell’asset dalla vittoria di Donald Trump ad oggi. La quotazione è crollata da 1,13 a 1,05 in sole due settimane.
Pensando a ciò che potrebbe accadere, da evidenziare innanzitutto la possibilità per gli americani di viaggiare low cost in Europa. Un po’ come accaduto dopo la Brexit per Londra. In sostanza, se solo un anno fa un americano, viaggiando con 1000 dollari, poteva contare su 700 euro da spendere, a breve avrebbe disponibili ben 300 euro in più.
Attenzione anche alle imprese e soprattutto alle aziende che puntano sull’export. Con la parità tra l’euro e il dollaro, le esportazioni europee crescerebbero almeno dello 0,4%. Anche i beni di lusso, che provengono soprattutto dall’Italia (ad esempio abiti, mobili artigianali, automobili), potrebbero tornare in voga tra gli statunitensi.
Nel settore dell’elettronica, assisteremmo ad un vero e proprio spostamento dell’equilibrio della convenienza. Fino a poco tempo fa, un iPhone negli USA costava meno che in Europa. Ora la situazione potrebbe ribaltarsi.
Gli aspetti negativi di un pareggio sarebbero legati soprattutto al settore energetico e alle materie prime. In questi casi, gli europei dovrebbero fronteggiare un corposo rincaro.
Marchionne: dollaro forte aiuta FCA
L’ad di Fiat Chrysler, a margine dell’assemblea Anfia presso lo stabilimento di Cassino, ha dichiarato che la forza del biglietto verde sta avendo effetti positivi su FCA e Ferrari.
Il gruppo ha fatto infatti registrare un aumento dell’1,4%, da quando Donald Trump è diventato presidente.
Marchionne dunque non sembra affatto preoccupato dell’amministrazione del tycoon statunitense. Al contrario, si dice pronto a collaborare, convinto che ci possano essere i margini per riportare il settore automobilistico al vecchio splendore.
Cambio Euro Dollaro dunque fonte di infinite riflessioni e previsioni da parte di investitori e analisti. Prossime settimane determinanti per capire il futuro della quotazione.