La moneta unica continua a crescere contro il biglietto verde anche nella seduta di mercato. Tuttavia, tale situazione dipenderebbe esclusivamente dalle prese di profitto tipiche dei giorni che precedono la fine dell’anno. Cambio Euro Dollaro attualmente a 1,0577, in rialzo dello 0,85%. Il rendiconto di 1 anno si porta ora a -3,51%. Minimo e massimo della giornata toccati rispettivamente di 1,0484 e 1,0653. Gli indicatori tecnici segnalano pertanto l’acquisto sul breve e medio periodo. Sul dollaro fiducia per il lungo termine. La moneta unica rompe dunque la resistenza di 1,05. Ma si prevede che il rialzo non durerà a lungo.
Cambio Euro Dollaro: quanto durerà il rialzo?
Nella notte, la coppia EUR/USD si è mossa in un rally che consentito alla moneta unica di superare quota 1,06. Cosa che non accadeva da diverse settimane.
Tuttavia, la quotazione rimane caratterizzata da un trend ribassista che sembra destinato a proseguire. Infatti, dopo quanto accaduto in serata, i mercati odierni hanno già riportato l’asset verso la soglia di 1,05. Tutto ciò sembrerebbe apparentemente normale e tipico delle sedute di mercato che chiudono l’anno in corso. Segnate da un e basso volume di scambi dalle prese di profitto degli operatori, in vista delle vacanze.
A Gennaio, la situazione potrebbe cambiare drasticamente. Innanzitutto perché il giorno 20, Donald Trump prenderà ufficialmente in mano le redini della Casa Bianca. FED ha già promesso ulteriori tre rialzi sui tassi USA. E l’economia americana continua a crescere, ad un ritmo piuttosto veloce.
Sul fronte del Vecchio Continente, le cose vanno diversamente. La BCE ha prolungato il Quantitative Easing. L’economia europea è sempre in difficoltà. Ed entro Marzo verrà ufficializzata la Brexit. Con le elezioni in Olanda, Francia e Germania che spaventano gli europeisti.
Attualmente, i livelli da tenere in considerazione sono la resistenza a 1,0653 e il supporto a 1,0471. La rottura di questi due valori potrebbe aprire le porte al nuovo trend, in un senso o nell’altro.
Economia: il legame tra il dollaro e il made in Italy
Le esportazioni italiane, seppur a rilento, sono ripartite. In base ai dati acquisiti dalle principali agenzie mondiali, gli Stati Uniti rappresentano il principale acquirente di beni e servizi italiani. Basti pensare che, nel 2015, il 40% delle esportazioni del nostro Paese ha avuto come destinazione proprio l’America a stelle strisce.
Gli esperti ritengono che un Cambio Euro Dollaro al ribasso sia positivo per l’Europa, ma soprattutto per l’Italia. Non è un caso, infatti, che la ripresa delle esportazioni abbia coinciso con l’inizio della discesa della moneta unica. A partire dal 2012.
Da notare anche che il taglio delle tasse e gli investimenti infrastrutturali promessi da Trump accelererebbero ulteriormente la crescita dell’economia statunitense. Ma gioverebbero anche ai principali partner commerciali USA, tra i quali l’Italia.