Intervenuta in questi giorni, il segretario della Cgil, Susanna Camusso, ha voluto rivolgere un appello al Ministro dell’Economia. “C’è bisogno di una manovra subito, ma non quella che sta pensando il ministro dell’Economia, che è fatta di soli tagli. Se lo schema è quello che si è letto in questi giorni delle tre aliquote, allora il governo è partito con il piede sbagliato. In questo modo ne beneficerebbero soltanto i redditi sopra i 75mila euro”. Secondo la Camusso, è importante spostare la pressione fiscale, in modo da favorire lavoratori e pensionati, ed alzandola sui grandi patrimoni. In sostanza l’idea è di ridistribuire la pressione fiscale a chi ha un reddito più alto, incidendo ancora meno sulle fasce di reddito più basse. Fra le altre soluzioni che il segretario della Cgil ha proposto al Ministro dell’Economia, c’è quella della nuova tracciabilità. “Bisogna rafforzare la lotta all’evasione attraverso un maggiore coinvoligimento di comuni e regioni, stroncare il lavoro sommerso portando la tracciabilità dei pagamenti a 500 euro e rendendo il caporalato reato penale”. Chiusura sugli stipendi dei parlamentari: bisogna tagliare gli emolumenti dei parlamentari e dei membri delle assemblee regionali e bisognerebbe tornare a un regime pensionistico normale, abolendo i vitalizi. Ciò potrebbe permettere un grande risparmio economico per le casse italiane.
Pietro Gugliotta