Continua a salire il prezzo di benzina e diesel in Italia. Il prezzo dei carburanti è in continuo aumento, fra tasse e rincari non propriamente giustificati. Per questo motivo, la Cgia di Mestre ha lanciato l’allarme: nell’Eurozona, il prezzo della benzina è di molto inferiore a quello praticato in Italia. Anzi, dalla Cgia sono stati ancora più espliciti: il prezzo della benzina italiano è il più caro in Europa, dopo l’Olanda. “Tenuto conto che oltre l’80% delle nostre merci viaggia su gomma, non è da escludere che gli aumenti dei carburanti registrati in questi ultimi giorni possano spingere all’insù i prezzi dei principali beni di consumo” chiarisce Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia, prima di snocciolare i dati. In Italia, il prezzo medio della benzina è di 1,742 euro al litro, secondo solo al prezzo applicato in Olanda, 1,797 euro al litro. E c’è da aggiungere che il prezzo è letteralmente gonfiato da tasse ed accise: su un prezzo medio di 1,742 euro al litro, l’automobilista italiano paga 1,030 euro al litro fra tasse ed accise. Le tasse incidono del 59.1% sul costo dei carburanti, è qualcosa di davvero incredibile. E’ lo stesso ministro dello Sviluppo economico a chiedere lo stop agli aumenti al costo dei carburanti. “Ho già predisposto un richiamo ai petrolieri in cui chiedo di tener conto della situazione particolare del nostro Paese, affinché non ci siano aumenti della benzina nella stagione in cui c’è maggior consumo” dichiara Flavio Zanonato. Lo stesso Zanonato ha spiegato il meccanismo di questo rincaro: l’aumento della domanda di carburante ha fatto si che i petrolieri decidessero di aumentare i prezzi alla pompa.