Interessante studio della Cgia di Mestre sul peso della tassazione sulle tariffe dei carburanti. C’era il timore infatti di un nuovo aumento dell’Iva, al momento scongiurato, ma la Cgia vuole dimostrare come quell’idea sia davvero dannosa: un nuovo aumento dell’Iva infatti potrebbe solo peggiorare l’andamento dei consumi, anche a causa dell’inevitabile aumento dei prezzi delle merci che viaggiano su gomma. “L’80% circa delle merci in Italia viaggia su gomma. Se l’aumento dell’Iva non venisse bloccato, quasi sicuramente registreremo un rincaro generalizzato dei prezzi di tutti i beni che quotidianamente troviamo sugli scaffali dei negozi o dei supermercati” spiega il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi. Analizzando i dati degli ultimi due anni e mezzo, la Cgia ha calcolato l’aumento del costo della benzina: rispetto al 2010, una famiglia italiana media spende 217 euro in più all’anno. Va peggio per chi utilizza una vettura a diesel: il gasolio infatti ha visto crescere ancora di più il proprio prezzo. Dal 2010 ad oggi, le famiglie italiane infatti spendono 388 euro in più all’anno. Questi dati sarebbero poi peggiorati dall’eventuale aumento dell’Iva, o dall’arrivo di nuove accise sui carburanti. La Cgia infatti ha già quantificato in -7% il calo del Pil nazionale, mentre il calo della spesa delle famiglie si attesta al -5%: “questa caduta di 5 punti corrisponde, in termini assoluti, ad una diminuzione media della spesa pari a circa 3.700 euro a famiglia” spiega Bortolussi.