Cgil: “Nel 2010 la cassaintegrazione è aumentata del 50.5%”

L’Osservatorio Cig della Cgil ha pubblicato ieri uno studio, dove si evidenziano i dati della cassa integrazione in Italia. I dati sono stati calcolati nel periodo gennaio-settembre 2010. Lo studio evidenzia il periodo negativo per il mondo lavorativo italiano: infatti è in crescita il numero dei lavoratori che hanno subito un processo di cassa integazione. Nel mese di settembre sono stati 640.000 i lavoratori italiani inseriti in questa categoria, per un taglio del reddito totale pari a 3.5 miliardi di euro, che equivale a 5.500 euro per ogni lavoratore. In termini percentuali, potremmo dire che fra settembre 2010 ed agosto 2010 l’aumento dell’utilizzo di questo strumento, è pari al 34.8%, per un totale di 103.228.193 ore di lavoro tagliate. Se analizziamo il periodo gennaio-settembre 2010 notiamo come l’aumento sale al 50.5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Provando a catalogare la cassa integrazione, il settore che in questo periodo soffre di più è quello edilizio, con un aumento del 1532% circa, seguito dall’industria del legno (+838%), l’industria chimica (+553%) e dal commercio (+ 442%). Secondo l’Osservatorio Cig della Cgil, le regioni italiane maggiormente esposte alla cassa integrazione sono la Lombardia e l’Emilia Romagna. La regione emiliana offre un aumento di grandissime proporzioni, 1732% rispetto all’anno scorso, seguita dalla Lombardia, che ha avuto un aumento da inizio anno di questo strumento pari al 264.9%.

Pietro Gugliotta

Autore dell'articolo: Redazione

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