Giovanni Lenti, uno degli operatori di Eurocontrol, l’organismo che garantisce la sicurezza aerea per conto di 40 paesi europei, è stato piuttosto chiaro circa l’emergenza economica che si sta abbattendo sulle compagnie aeree, bloccate a terra dalla nube del vulcano Islandese. Lenti ha infatti affermato “È la peggiore emergenza che abbiamo visto. In confronto l’11 settembre non è stato un grosso problema”.
Parole che evidenziano come l’emergenza non riguardi solo i passeggeri e i controllori, ma anche le varie società, che secondo i calcoli di Iata, l’associazione internazionale che raggruppa oltre 270 aviolinee del mondo, i danni ammonterebbero ad una cifra che supererebbe i 200 milioni di dollari al giorno. Per tornare alla normalità ci vorranno 5 giorni, e dunque il costo complessivo arriverebbe ad un miliardo.
I maggiori costi deriveranno soprattutto dai mancati ricavi, dai costi di programmazione voli e assistenza passeggeri. Lufthansa potrebbe perderci molto di più delle altre, in quanto ha fatto sapere di non essere assicurata contro possibili danni economici provocati da eruzioni vulcaniche. Alitalia, invece, ha comunicato perdite minime, causa la cancellazione del 10% dei voli. Le Borse intanto fanno segnare un calo per tutti i titoli delle compagnie aeree. Ora non resta da vedere come verrà giocata la partita dei rimborsi.