Nonostante il bonus degli 80 euro del Governo Renzi, i consumi restano fermi al palo: è questa la dura analisi elaborata da Confcommercio. Le attese erano ben altre, facendo i conti con i dati reali si scopre come i consumi in Italia siano pressochè invariati: a giugno i consumi sono cresciuti del +0.1% rispetto al mese di maggio, mentre la crescita rispetto a giugno 2013 è del +0.4%. “E’ troppo poco rispetto alle attese: sono segnali positivi, ma straordinariamente deboli e insufficienti per affermare che la domanda delle famiglie sia giunta ad un incoraggiante punto di svolta” commentano da Confcommercio. L’associazione dei commercianti è chiara: bisogna dare una precisa direzione di marcia, perchè il quadro economico italiano preoccupa, in particolare dopo i dati relativi al Pil e alla nuova recessione che sta affrontando il nostro Paese. “La cautela nell’interpretare i dati deriva anche dal peggioramento registrato a luglio proprio dal clima di fiducia delle famiglie, il secondo consecutivo, sintomo del permanere di uno stato di disagio caratterizzato dalla dominanza dell’incertezza per il futuro rispetto agli effetti reali di un maggior reddito disponibile” aggiungono da Confcommercio. I dati relativi ai consumi in Italia sono sicuramente inferiori rispetto a quelli del resto dell’Eurozona. L’Eurostat infatti sottolinea come nell’Eurozona ci sia una netta ripresa dei consumi, un trend che l’Italia non riesce ad agganciare. E così l’Eurozona fa segnare un aumento dei consumi pari al +0.4% rispetto a maggio 2014, mentre la crescita è addirittura del +2.4% rispetto a giugno 2013.