Lo studio di Confcommercio lascia pochi dubbi: l’Italia sta mostrando una ripresa debole, in particolare sul fronte dei consumi. E’ questa l’estrema sintesi dei dati elaborati dall’indicatore Confcommercio, che indica una flessione del -2.1% sui dati dello scorso marzo 2013, mentre la flessione è solo del -0.1% rispetto a febbraio 2014. Ad onor del vero, questo dato può essere influenzato dal fattore Pasqua: la festività infatti è caduta ad aprile quest’anno, a differenza dell’anno scorso quando era calendarizzata a marzo. Questo infatti può influire, è un elemento che può muovere alcune dinamiche sensibili, in particolare su alcuni capitoli di spesa. “Si conferma un’Italia in bilico tra due stagioni molto diverse: la prima, è un’Italia in cui i segnali di ripresa, per quanto deboli, autorizzano un po’ di ottimismo; l’altra continua a soffrire ed è ferma al palo perché le famiglie ancora scontano gli effetti della crisi” esordisce Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. Vorrei ma non posso: sembra essere questo il mood dell’economia italiana. Infatti il movimento economico vorrebbe ripartire, ma serve un importante sostegno dallo Stato, in tal senso ci si aspetta molto dalle riforme del Governo Renzi. “Il governo Renzi dispone di un importante capitale di fiducia che deve essere sostenuto e valorizzato realizzando quella ricetta che da tempo portiamo avanti: più riforme, più lavoro, meno tasse e meno spesa pubblica” spiega Sangalli.