Quando si opera sul mercato finanziario e in particolare su quello azionario, è molto importante la diversificazione del portafoglio specie se si tratta di azioni di una particolare area geografica; infatti, mentre la diversificazione settoriale supera qualsiasi influenza, non si può negare che quella geografica sia fondamentale poiché non tutte le aree del mondo seguono il medesimo ritmo di crescita, non hanno lo stesso potenziale di sviluppo e non sopportano adeguatamente gli stessi rischi.
Le varie aree geografiche del mercato azionario
La redditività di un investimento nei paesi emergenti del tipo Brasile, Russia, India e Cina, è potenzialmente elevata, ma inevitabilmente legata all’aumento del rischio. La loro crescita tra l’altro, superando quella dell’Europa e del Nord America, fa sì che il rendimento atteso di questo investimento potrebbe essere decisamente maggiore. Di conseguenza, il fattore geografico deve essere assolutamente preso in considerazione nella politica di diversificazione delle allocazioni, sia per minimizzare il rischio che per incrementare il portafoglio. In base all’anticipazione dell’evoluzione di ciascuna di queste zone, scegliendo l’una o l’altra investendo direttamente su questi mercati o utilizzando specifici prodotti finanziari proposti dal proprio broker di fiducia, si può senza alcun dubbio trarne dei considerevoli profitti. Affinché la diversificazione geografica sia efficace, è spesso necessario però selezionare aree la cui attività non reagisce simultaneamente.
Una diversificazione intereuropea tra Francia e Germania avrebbe poche ragioni per esserlo. D’altra parte una distribuzione degli investimenti tra le zone Euro e Asia avrebbe invece un reale interesse. Nel caso di un investimento diretto in un mercato estero, tuttavia, bisogna fare attenzione a prendere in considerazione il rischio valutario. Effettivamente una buona prestazione può essere totalmente assorbita da uno scambio sfavorevole. Spesso, il mercato interno è sovra rappresentato nei portafogli dei singoli azionisti che per prima cosa selezionano i valori che conoscono e possono seguire molto facilmente. Oltre alla mancanza di informazioni sulla zona interessata, la scarsa conoscenza di questi mercati e dei valori “locali”, il rischio valutario e i costi di transazione proibitivi possono tuttavia ostacolare gli investimenti.
La diversificazione con il trading attivo e passivo
Per intervenire su determinate zone del mercato azionario è preferibile ricorrere a dei prodotti ben gestiti che saranno poi il riflesso di un indice o di un paniere di azioni (gestione passiva) o il risultato di una gestione attiva. In tutti i casi, avere alle spalle un broker serio e quindi affidabile come quello denominato stofs.com, è possibile diversificare il portafoglio e non solo per selezionare prodotti o valori ma anche per intervenire nei mercati esteri, usando strumenti di facile comprensione.
La diversificazione con la gestione attiva e passiva
Per diversificare il portafoglio di trading nel mercato azionario sono disponibili due opzioni: la gestione attiva tramite UCITS (SICAV o FCP) e quella passiva tramite gli ETF (Exchange Traded Funds). Un vero strumento di diversificazione semplificato denominato tracker consente di diversificare uno o più indici con un investimento modesto. Le sue commissioni di gestione sono molto più basse di quelle di un OICVM; infatti, non includono una tassa d’iscrizione o una commissione di uscita e possono essere scambiati durante il giorno di negoziazione per lo stesso costo di transazione delle azioni.
Inoltre, è molto facile per un individuo comprendere il meccanismo di formazione del prezzo (livello dell’indice, gestione, dividendo e tasso di cambio) e questo prodotto è spesso idoneo per la PEA. Gli UCITS, d’altra parte, sono gestiti attivamente e non si accontentano di replicare semplicemente le prestazioni di un indice. Il record AMF di ciascun OICVM è in realtà la tabella di marcia del proprio team di gestione. Inoltre definisce la classificazione, l’obiettivo di gestione, la strategia d’investimento, il profilo di rischio e molti altri elementi che guideranno l’investitore nella sua scelta e il gestore nelle sue decisioni d’investimento.
Infine per quanto riguarda gli ETF e la loro gestione passiva, va sottolineato che spesso con la diversificazione del portafoglio comporta degli ottimi profitti poiché si tratta di un mercato piuttosto equilibrato e quindi le previsioni e le strategie adottate con strumenti adeguati, si rivelano particolarmente efficienti.