Mario Draghi, governatore della Banca d’Italia, ha parlato a Seul nei giorni scorsi nella veste di Presidente del Financial Stability Board, in occasione dei un incontro col governo della Corea del Sud, a proposito delle regole finanziarie. Si è soffermato sulle possibilità di ripresa economica in Europa e in particolare sull’Italia. “La ripresa mondiale resterà con noi e quella europea, – esordisce Draghi – segnata dalle diverse velocità di marcia tra il Nord e il Sud e del continente, si sta diffondendo anche fra i paesi meno pronti a ripartire. E per crescere di più, l’Italia deve diventare produttiva e competitiva come la Germania“. Proprio questa affermazione ha visto una secca replica del Ministro dell’Economia italiano, Giulio Tremonti. Draghi ha poi proseguito la sua analisi economica mondiale. “Ci sono maggiori probabilità che questa ripresa non ci abbandoni. In Europa, dove la crescita è più marcata al Nord che al Sud, la ripresa si sta allargando, in Germania consumi e investimenti stanno crescendo. La ripresa viene dalla Germania e si sta diffondendo nel resto d’Europa. L’impressione è di una ripresa con basi più ampie e con segnali positivi sia sul fronte dei consumi che degli investimenti, sostenuta soprattutto dal commercio mondiale, per l’Europa l’export è un elemento trainante. Ci sono ancora mercati fragili – spiega il governatore di BankItalia – ma sul fronte europeo un elemento positivo è dato dalla bassa inflazione, le cui aspettative sono ancorate al livello più basso degli ultimi cinque anni. Nel breve termine non avremo una forte ripresa economica, che resta soggetta a diversi rischi, come il graduale ritiro delle misure di stimolo all’economia introdotte dai governi e la fragilità dei mercati, ben testimoniata dalla volatilità. La ripresa – conclude Draghi – non sarà uniforme. In alcuni paese, come ad esempio la Cina, è forte, ma in altri non è così”.
Pietro Gugliotta