Il governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, ha parlato probabilmente per l’ultima volta da numero uno di Bankitalia: l’occasione è stata la lettura delle considerazioni finali sul mondo economico italiano. Infatti Draghi il 24 giugno sarà designato come nuovo presidente della Banca Centrale Europea e dovrà lasciare il suo ruolo di numero uno di Bankitalia. Draghi nel suo discorso ha toccato parecchi punti importanti, passando dalle riforme al ritardo nella ripresa del paese. “Bisogna tornare alla crescita, serve una manovra tempestiva, strutturale, credibile agli occhi degli investitori internazionali, orientata a favore della crescita che potrebbe sostanzialmente limitare gli effetti negativi sul quadro macroeconomico” ha esordito Draghi. Sul ritardo della ripresa economica italiana, il governato della Banca d’Italia ha spiegato che “dall’avvio della ripresa, nell’estate di due anni fa l’economia italiana ha recuperato soltanto 2 dei 7 punti percentuali di prodotti persi nella crisi. Nel primo trimestre di quest’anno il ritmo di espansione è stato appena positivo”. Chiusura sugli obiettivi: l’Italia deve puntare al pareggio di bilancio, senza effettuare tagli indiscriminati. “Oggi bisogna in primo luogo ricondurre il bilancio pubblico a elemento di stabilità e di propulsione della crescita economica, portandolo senza indugi al pareggio, procedendo a una ricomposizione della spesa a vantaggio della crescita, riducendo l’onere fiscale che grava su tanti lavoratori e imprenditori onesti. Per ridurre la spesa in modo permanente e credibile non è consigliabile procedere a tagli uniformi in tutte le voci: essi impedirebbero di allocare le risorse dove sono più necessarie”.
Pietro Gugliotta