E’ di ieri la notizia che la Guardia di Finanza ha effettuato 29 perquisizioni nell’ambito di una inchiesta della Procura di Roma. Cinque funzionari di Equitalia sono dunque indagati, avrebbero infatti garantito vantaggi ad imprenditori e professionisti, ovviamente dietro compenso. Sono stati perquisiti gli uffici di Equitalia, alcune sedi dell’Inps, oltre alle case e gli uffici degli imprenditori e professionisti che sarebbero coinvolti. In cambio di mazzette, sarebbero state accolte alcune istanze, come la rateizzazione di cartelle esattoriali, oppure ancora sarebbe stata alterata la natura del debito: in alcuni casi infatti pare che i debiti siano stati ridotti, facendo risultare come pagate alcune cartelle, oltre ad aver accuratamente evitato esecuzioni immobiliari. “Equitalia rimarrà a disposizione per fornire tutti i documenti e le informazioni necessari e procederà a porre in essere le opportune iniziative a tutela della funzione pubblica dell’agente della riscossione e della propria immagine” si legge in una nota ufficiale di Equitalia. Nel frattempo il Codacons ha annunciato l’intenzione di costituirsi parte civile. “Gli illeciti contestati dalla Procura di Roma sono gravissimi e rappresentano un danno non solo per i contribuenti onesti, ma per tutti i cittadini. Si scoprono oggi favoritismi e corruzione finalizzati ad agevolare imprenditori e professionisti, mentre i contribuenti onesti fanno i salti mortali per pagare i propri debiti” spiega il presidente di Codacons Carlo Rienzi.