Le aziende italiane soffrono e spesso la soluzione inevitabile è dichiarare fallimento: continua purtroppo a crescere il numero delle aziende che aprono una procedura di fallimento in Italia. Secondo i dati Cerved, nei primi tre mesi dell’anno, sono state già 3.000 le procedure di fallimento, in aumento del +4.2% rispetto ai primi tre mesi del 2011. Sono quasi cinque anni che aumenta il numero dei fallimenti, dall’aprile 2008 ad oggi sono davvero tante le imprese italiane costrette a chiudere. Osservando i dati del Cerved, possiamo analizzare quali sono i settori dove si ricorre di più al fallimento: sicuramente quello dell’edilizia è il più a rischio, con un aumento dei fallimenti pari al +8.4% rispetto ai primi tre mesi del 2011, così come crescono i fallimenti nel settore terziario, con un aumento del +4.1% rispetto al primo trimestre 2011. Rimanendo sui dati, possiamo anche analizzare la situazione del fallimenti in relazione alle diverse zone d’Italia: i default crescono in maniera omogenea in tutta Italia, ad eccezione del Nord Est, dove sono addirittura diminuiti del -8.8%. La zona dove sono stati riscontrati più fallimenti è il Centro Italia, che ha avuto una crescita dei fallimenti nei primi tre mesi dell’anno, pari al 12.7%. Più simili al dato nazionale, gli aumenti nel Nord Ovest (+4.9%) e Sud Italia (+6.5%).