Il dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia ha pubblicato un rapporto dove si aggiornano i dati relativi alle entrate tributarie dei primi otto mesi del 2010. I dati mostrano come da gennaio ad agosto 2010, le entrate siano in flessione dello 0.8%, al netto delle “una tantum”, mentre considerando questa variabile, e dunque al lordo delle una tantum, il vale sarebbe del 2.4%. Il dipartimento delle Finanze spiega che le entrate – se vogliamo quantificare questo dato – considerate al lordo dell’una tantum, sono pari a 253.517 milioni di euro, mentre al netto sono state circa 251.007 milioni di euro. Dunque possiamo affermare che le una tantum ammontano a 2.510 milioni di euro. Passando al mese di agosto, si nota come le entrate siano in crescita del 2.1% al lordo, 2.5% al netto. Ma in contrasto con questi dati, sono stati pubblicati i dati di BankItalia. La Banca d’Italia afferma come nello stesso periodo, compreso fra gennaio ed agosto 2010, le entrate tributarie siano pari a 244.263 milioni di euro dunque in calo del 2.66% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sempre BankItalia rileva nel suo bollettino l’aumento del debito pubblico delle amministrazioni italiane: è salito a 1.843.006 miliardi di euro, contro i 1.840,644 miliardi di euro fatti segnare nel mese di luglio. Dunque ad agosto 2010 si è avuto un aumento del debito pubblico di circa 2.36 miliardi rispetto al mese precedente, aumento causato – secondo la Banca d’Italia – “al calcolo del debito in valore assoluto, e non in percentuale al prodotto interno lordo”.
Pietro Gugliotta