Il carico fiscale è un problema molto sentito in Italia, soprattutto quando si tratta di famiglie. Da un’analisi condotta dall’Ufficio Studi degli artigiani di Mestre si può notare che la situazione Italiana in ambito di pressione fiscale sulle famiglie è una delle peggiori in Europa. Paesi come Francia adottano il quoziente familiare, che prevede un’imposta che decresce all’aumentare del numero dei componenti del nucleo familiare.
[ad]
L’istituto, nella sua analisi, ha preso come punti di riferimento due famiglie, una italiana e una francese, entrambe composte da marito, moglie e due figli, e ne ha calcolato e confrontato l’imposta sulle persone fisiche. I risultati hanno mostrato una netta discrepanza tra sistema francese e italiano. Vediamo un esempio. Nel caso di un unico reddito percepito in famiglia di 30 mila euro, in Francia il peso fiscale è di 348 euro, in Italia è di 5.010 euro. Un differenza di 4.662 euro.
La differenza sta proprio nel “foyer fiscal”, un sistema basato su quote, che permette alle famiglie francesi in base al numero di componenti familiari di pagare meno tasse. In Italia sono presenti degli sgravi per i nuclei familiari più numerosi, ma il carico fiscale risulta ancora eccessivo. Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia di Mestre, insiste sul fatto che in Italia, le famiglie monoreddito sono la stragrande maggioranza e sono le più tartassate. L’inefficienza dei servizi pubblici implica dei costi per le famiglie italiane, e dunque oltre ad imposte così alte, sono obbligate a pagare servizi privati per supplire alle carenze di un sistema pubblico a volte inesistente. È ovvio che una tale erosione del reddito sfoci in contrazione dei consumi.
Giuseppe Raso