La scure di Fitch si abbatte sull’Italia: la società che analizza i rating internazionali ha deciso di allineare il proprio giudizio a quelli di Standard&Poor’s e Moody’s. E’ arrivato un nuovo taglio del giudizio del rating italiano: il giudizio sull’economia del nostro Paese scende da A- a BBB+ con outlook negativo. Siamo pochi livelli sopra il livello denominato “junk”, spazzatura: il rating italiano infatti è fra i peggiori dell’Europa, nonostante rimanga migliore di Grecia, Portogallo, Spagna, Irlanda e Islanda. Nei giorni scorsi Standard&Poor’s aveva portato il livello del giudizio italiano a BBB+, mentre Moody’s aveva abbassato il rating a Baa2. Le tre agenzie di rating internazionale danno una sola giustificazione a questo taglio del rating: l’incertezza provocata dall’esito non decisivo delle elezioni politiche delle scorse settimane. Nella nota pubblicata da Fitch, si fa riferimento ad un “governo debole che potrebbe essere più lento e meno capace di rispondere agli choc economici interni o internazionali”, ma non solo: secondo l’agenzia di rating, l’Italia mostra una delle recessioni più profonde d’Europa. Fitch non boccia completamente l’Italia, spiegando che il nostro Paese resta ancora fra quelli in cui è possibile investire, grazie ad una “economia relativamente ricca, diversificata e con alto valore aggiunto, con un livello moderato di indebitamento del settore privato”, ma è chiaro che il credito nei confronti dell’Italia è agli sgoccioli.