La Commissione Industria del Senato ha ricevuto i rappresentanti di Arcelor che hanno presentato il proprio piano per il rilancio dell’Ilva di Taranto. Il duo Arcelor-Marcegaglia si è detto pronto a gestire la crisi della società, comprese le sfide ambientali, mettendo in atto una strategia che vuole raggiungere una produzione di oltre 6 milioni di tonnellate. Van Poelvoorde, in rappresentanza di Arcelor, ha dichiarato che rispetto alle pretendenti, il colosso di Lussemburgo ha competenze uniche al mondo nell’ambito della produzione dell’acciaio, nonché una grandissima esperienza nella gestione di impianti complessi.
Ilva: incontro tra i vertici dell’azienda e i sindacati
Fim, Fiom e Uilm si sono incontrati con Carruba, Gnudi e Laghi per discutere sulle condizioni di vendita dell’azienda, ma anche altre problematiche, in particolare la presenza di amianto all’interno dello stabilimento e alle difficoltà relative allo smaltimento. Dai sindacati, sono stati richiesti dei chiarimenti anche in merito prescrizioni relative alle batterie. La questione della cessione sembra però attirare un maggiore interesse, anche perché la decisione è stata rimandata ancora una volta. Dopo lo slittamento della presentazione delle offerte al 30 Giugno, ci vorranno poi almeno 120 giorni prima che un comitato di esperti con a capo il Ministero dell’Ambiente possa valutare attentamente le proposte ed eventualmente suggerire le necessarie modifiche. Nel frattempo, però, sono passati già quattro anni dall’inizio della crisi dell’Ilva, e Taranto, da sempre considerata il centro industriale del Sud Italia, ha visto man mano il suo declino prendere forma…e sostanza. In primis, ovviamente, ci hanno rimesso i lavoratori: quattro anni fa i dipendenti erano 3000, oggi un terzo in meno di cui almeno il 30% usufruisce di ammortizzatori sociali. Tutta la città sembra d’accordo che la decisione del Governo di rimandare ancora per altri quattro mesi la vendita dell’azienda sia insensata e dannosa.
ArcelorMittal: solo noi possiamo salvare l’industria di Taranto
Il gruppo franco indiano ha presentato la propria offerta esponendo il piano per risanare l’Ilva. Il CEO di Arcelor, Geert van Poelvoorde, si è così espresso al termine dell’audizione:
Desidero ringraziare il Presidente ed i membri della Commissione Industria del Senato per averci dato la possibilità di aver parlato e di aver illustrato il perché ci riteniamo la giusta compagnia per l’acquisto dell’acciaieria di Taranto. Siamo fermamente convinti che ArcelorMittal, assieme a Marcegaglia, sia l’unica azienda in grado di gestire con successo la varietà e la complessità delle sfide che devono essere affrontate.
Van Poelvoorde è sceso poi nei dettagli spiegando che l’acciaieria, entrando in Arcelor, avrebbe la possibilità di essere gestita in modo unico grazie all’esperienza del gruppo, di livello internazionale, proprio nello stesso settore, del quale oltretutto Arcelor è leader mondiale. Trasformare l’acciaieria in un’azienda che generi profitti, ma che sia pure sostenibile, secondo Arcelor è possibile solo utilizzando nuovi prodotti e nuovi mercati e migliorando in tutti gli aspetti la gestione aziendale. Tra i punti della proposta sono state segnalate alcune soluzioni per la riduzione delle emissioni di Co2 e dei livelli delle polveri sottili che possono provocare danni alla comunità locale.