L’Istat ha pubblicato ieri la stima per l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, denominato NIC. Il Nic, secondo l’Istituto Nazionale di Statistica, sarebbe aumentato dello 0.2% ad ottobre 2010, rispetto al mese precedente. Invece, ponendo come dato di paragone il mese di ottobre 2009, il NIC sarebbe aumentato del + 1.7%. Sempre l’Istat ha calcolato il dato IPCA, ossia l’indice armonizzato dei prezzi al consumo. L’IPCA fa segnare una variazione positiva rispetto a settembre 2010, aumentando del + 0.7%, la variazione positiva aumenta se messa a confronto col dato di ottobre 2009: infatti abbiamo un aumento del + 2% rispetto al mese di ottobre dell’anno precedente. L’Istat – nella nota pubblicata sul proprio sito ufficiale – rivela i dati sia in base congiunturale che tendenziale. Per quello che riguarda l’andamento mensile, in rapporto a settembre 2010, possiamo notare come gli aumenti più significativi riguardino alcuni settori in particolare: “Bevande alcoliche e tabacchi (più 1,6 per cento), Istruzione (più 1,0 per cento) e Servizi ricettivi e di ristorazione (più 0,7 per cento)”. Ma alcuni prodotti fanno segnare una variazione negativa: “Comunicazioni (meno 0,9 per cento) e Trasporti (meno 0,1 per cento)”.
Prendendo in considerazione i dati di ottobre 2009, ecco quali sono i prodotti che mostrano gli aumenti più significativi: “Bevande alcoliche e tabacchi e Trasporti (per entrambi più 3,9 per cento), Altri beni e servizi (più 3,4 per cento) e Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (più 2,7 per cento)”. In flessione troviamo le “Comunicazioni (meno 2,6 per cento)”.
Pietro Gugliotta