Anche l’Istat conferma le difficoltà dell’economia italiana: ad agosto è stata evidenziata una fase di deflazione. Dopo 50 anni, l’Italia entra in deflazione: l’indice dei prezzi è in calo del -0.1% rispetto allo stesso mese di agosto del 2013. Non succedeva dal settembre 1959, quando in realtà l’economia era in crescita. La flessione dei prezzi dei beni energetici ed il rallentamento della crescita dei prezzi dei servizi, sono le due cause principali di questa flessione: l’Istat rileva che il calo dei beni energetici ha raggiunto il -1.2% (a luglio era +0.4%). Gli economisti poi sottolineano l’importanza della crescita debole del nostro Paese: la crescita è stata molto più debole di quanto ci si potesse aspettare, anche questo ha influito sulla deflazione italiana. L’Europa guarda con attenzione la situazione italiana: c’è il timore di un “contagio” della deflazione. “L’Italia teme il vento freddo della deflazione” titola il Financial Times, che poi approfondisce i timori sulla possibile sofferenza dell’Eurozona. “La comparsa della deflazione in Italia suggerisce una preoccupante diffusione dalla Spagna, un’altra economia perimetrale dell’Eurozona, che ha rialzato la testa quest’anno”. Il quotidiano inglese Financial Times poi spiega gli effetti della deflazione sulle piccole aziende, che riscontreranno utili molto bassi e difficoltà nella creazione di posti di lavoro.