L’Istituto nazionale di statistica conferma il periodo positivo dell’Italia: secondo l’Istat infatti il Prodotto interno lordo dell’Italia, nel secondo trimestre, è aumentato dell’1.1% su base annua e dello 0,4% su base mensile. Molto bene anche la produzione industriale. Leggiamo uno stralcio della nota Istat sull’aumento del Pil. “Sulla base delle informazioni finora disponibili, nel secondo trimestre del 2010 il prodotto interno lordo (PIL), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2000, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0.4% rispetto al trimestre precedente e dell’1.1% rispetto al secondo trimestre del 2009. L’aumento congiunturale del PIL è il risultato di un aumento del valore aggiunto dell’industria e dei servizi e di una diminuzione del valore aggiunto dell’agricoltura. Il secondo trimestre del 2010 ha avuto una giornata lavorativa in più sia rispetto al trimestre precedente sia rispetto al secondo trimestre 2009. La crescita acquisita per il 2010 è pari a 0.8%”.
Dati positivi anche dalla produzione industriale: l’Istat infatti segnala come ci sia un aumento dello 0.6% rispetto al mese di maggio 2010 nella produzione italiana. Ecco uno stralcio del comunicato: “Nel mese di giugno 2010, sulla base degli elementi finora disponibili, l’indice della produzione industriale destagionalizzato, ha registrato un aumento dello 0.6% rispetto a maggio 2010; la variazione della media del secondo trimestre rispetto a quella del trimestre precedente è pari a più 2.2%. L’indice della produzione corretto per gli effetti di calendario ha registrato a giugno un aumento tendenziale dell’8.2% (i giorni lavorativi sono stati 21, come a giugno 2009), mentre nel primo semestre 2010 la variazione rispetto allo stesso periodo del 2009 è stata di più 5.5% (i giorni lavorativi sono stati 125, contro i 124 del 2009). L’indice grezzo della produzione industriale ha registrato un aumento dell’8.1% rispetto a giugno 2009. Nel confronto tendenziale relativoal primo semestre, l’indice è aumentato del 6,2%”.
Pietro Gugliotta