L’Istat ha pubblicato i dati relativi al prodotto interno lordo dell’Italia nel quarto trimestre 2011. La situazione è peggiorata: infatti il Pil italiano è calato del -0.7%, rispetto al trimestre precedente, mentre il calo è del -0.5% su base annua, dunque in relazione all’ultimo trimestre del 2010. L’Istituto di statistica nazionale mostra dunque come l’Italia sia in recessione tecnica, che avviene quando il Pil è in calo per due tremestri consecutivi (nel terzo trimestre del 2011 il Pil era in calo del -0.2%). Dopo più di due anni dunque l’Italia ritorna in recessione: l’ultima volta era stato nel 2009, nel secondo trimestre. Ma il calo su base annua del -0.5%, è il primo calo di tipo tendenziale proprio dal quarto trimestre 2009. I dati di crescita economica dell’Italia dunque subiscono un brusco stop: dopo la crescita del 2010, quantificata in un +1.4%, il 2011 ha visto una battuta d’arresto piuttosto brusca, dato che la quota di crescita si è fermata allo 0.4%. I dati per il 2012 non sono positivi: le previsioni parlano di crescita zero, si potrebbe avere una crescita negativa del -0.6%. Il ministro per le Politiche agricole, Mario Catania, spiega che la recessione italiana non è una sorpresa. “Quanto registra l’Istat sull’Italia in recessione tecnica è una situazione che già conoscevamo. Siamo al punto più basso della curva ed è un dato che ci aspettavamo. Speriamo però di risalire già nel prossimo trimestre”. La buona notizia intanto arriva dal fronte del debito pubblico: il debito pubblico italiaano è sceso a dicembre 2011: dalla quota di 1.904,8 miliardi di novembre, il debito è sceso a 1.897,946 miliardi di euro.
Pietro Gugliotta