Brutte notizie ancora dall’Istat: l’Istituto nazionale di Statistica ha infatti comunicato che la crescita dell’Italia rallenta. Le stime preliminari del 5 agosto sono state confermate: dunue nel secondo trimestre 2011, il PIL si è attestato al +0.3%. Si tratta di un dato leggermente superiore alla media dell’Euro zona, dove la media tocca lo 0.2%, ma se prendiamo a confronto i dati dello scorso anno, la crescita italiana è nettamente inferiore a quella dell’Euro Zona: infatti il PIL italiano è cresciuto dello 0.8%, al contrario la crescita europea si attesta all’1.6%, il doppio. Il Vecchio Continente dunque viaggia due velocità, ma non è solo un problema europeo. C’è da dire che la crescita del PIL, rispetto a dodici mesi fa, ci vede fra i peggiori paesi, insieme al Regno Unito (crescita dello 0.7%): il PIL è aumentato del 2.8% in Germania, dell’1.6% in Francia. Per quanto riguardai paesi extra europei, il PIL è cresciuto dell’1.5% negli Stati Uniti, mentre in Giappone ha subito una flessione dello 0.9%. A commentare i dati Istat, i presidenti di Federconsumatori e Adusbef, Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti. “Le stime dell’Istat sul Pil sono ancora sopravvalutate. Purtroppo la situazione è peggiore di quanto prospettato da questi dati. Anche alla luce della manovra iniqua e depressiva che il Governo Berlusconi ha approntato già sarà tanto se il PIL si discosterà dallo zero”.
Pietro Gugliotta