Istat, taglio delle stime per il biennio 2015-2016

RECORD PER L'EURO: 1,3682 DOLLARIL’Istituto di Statistica ha pubblicato le stime relative all’economia italiana. L’effetto della manovra varata per la crescita del Paese, potrebbe non avere gli effetti sperati: infatti dall’Istat arriva il monito, per un possibile “effetto nullo della manovra nel biennio 2015-2016”. Questo è dovuto ad un doppio effetto: da un lato, c’è l’effetto positivo, il bonus degli 80, che viene però annullato dall’effetto negativo della “clausola di salvaguardia sull’aumento automatico dell’iva nel 2016”. Dopo tre anni comunque l’Istat nota una positiva inversione di rotta, dato che la spesa delle famiglei italiane torna a crescere (+0.3%). Per il 2014, le stime del Pil effettuate dall’Istat sono in linea con il Def del Governo Renzi: ci sarà un calo del Pil dello 0.3%, mentre nel 2015 l’Istituto di Statistica prevede un aumento dello 0.5%, con un aumento dell’1% per il 2016. Dati negativi per quanto riguarda gli investimenti, che mostreranno una pesante contrazione del -2.3% per il 2014, mentre per quanto riguarda il lavoro, il tasso di disoccupazione toccherà il 12.5% entro la fine dell’anno. Anche la Banca d’Italia commenta le stime dell’Istat e del Governo. “Le stime del governo, per quanto implicite sono relativamente modeste e più o meno gli effetti della manovra sono di quell’ordine di grandezza. Pesa un momento di prolungata stagnazione e l’incertezza internazionale” commenta il vice direttore della Banca d’Italia, Luigi Signorini.

 

Autore dell'articolo: Redazione

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