L’Istat ha pubblicato i dati relativi al Pil dell’Italia nel secondo trimestre 2014. I dati purtroppo sono ancora negativi: -0.2% rispetto ai tre mesi precedenti, quando era già in flessione del -0.1%. E la flessione aumenta se prendiamo in esame il secondo trimestre 2013: su base annua, il Pil italiano scende del -0.3%. Agricoltura, industria e servizi: i tre settori principali dell’economia italiana sono in calo, la flessione del Pil è dunque inevitabile. E dunque l’Italia è di nuovo in recessione. “In queste ore i dati negativi sulla crescita non devono portarci alla solita difesa d’ufficio. Dobbiamo avere il coraggio e la voglia di guardare la realtà: l’Italia ha tutto per farcela e per uscire dalla crisi” dichiara il premier Matteo Renzi. Lo stesso premier è infatti ottimista: negli ultimi anni c’è stato un miglioramento, ma adesso non basta, serve di più. “Nel 2012 abbiamo fatto meno 2,4%. Nel 2013 abbiamo fatto meno 1,6%. Nei primi sei mesi siamo a meno 0,3%. Dobbiamo invertire la rotta. Ma dipende solo da noi. Dal nostro lavoro in Parlamento e nel Paese” spiega il premier in una lettera inviata ai parlamentari della maggioranza. Non sono mancate le ripercussioni negative in Borsa: Piazza Affari chiude in netto calo, con il Ftse Mib che perde il -2.70%.