“Molti giovani non colgono le tante possibilità di lavoro che ci sono o perché stanno bene a casa o perché non hanno ambizione”. Parole che hanno fatto discutere tantissimo quelle del presidente della Fiat, John Elkann. “I giovani devono essere più determinati nel trovare il lavoro, perché ci sono molte opportunità, spesso colte da altri, proprio perché loro non hanno voglia di coglierle” conclude poi il numero uno del Lingotto. Inutile dire che dichiarazioni così forti hanno creato grande malumore fra i giovani: la disoccupazione giovanile è salita al 40%, un valore troppo elevato per poter affermare che i giovani italiani non trovano lavoro perchè non hanno ambizione o stanno bene a casa. In molti hanno criticato le parole di Elkann: da Sel, Giorgio Airaudo chiede maggiore rispetto e comprensione per tutti i giovani che ogni giorno cercano un lavoro, o provano ad inventarsi un futuro. “Ma il presidente della Fiat è mai entrato in un centro per l’impiego?” si chiede il deputato del Partito Democratico, Michele Anzaldi. Ma le dichiarazioni degli altri rappresentanti politici sono tutte dello stesso tenore, anche Massimiliano Fedriga, responsabile Lavoro della Lega Nord, attacca Elkann: “se John Elkann avesse vissuto da ragazzo normale conoscendone le difficoltà, oggi non parlerebbe così, anzi farebbe parte del 42% di giovani disoccupati italiani”. Un pensiero condivisibile. Le parole di Elkann sembrano davvero molto strane, specie in un periodo così complicato per l’occupazione, e fanno il paio con quelle proferite diversi anni fa, dall’ex ministro Padoa Schioppa, che coniò il soprannome di “bamboccioni”, per tutti coloro che vivono ancora in casa con i genitori.