Dopo tante cattive notizie dal mondo del lavoro ecco finalmente giungere qualche notizia positiva, secondo dati ISTAT infatti le retribuzioni orarie contrattuali sono aumentate del 3,1% nel mese di novembre 2009 rispetto allo stesso mese dello scorso anno, ma sono risultate ferme rispetto allo scorso ottobre. Gli incrementi più elevati si sono registrati nei settori servizi di smaltimento rifiuti, metalmeccanica (+4,2%) e commercio (4%). Incrementi meno consistenti nell’agricoltura (+1,6%), trasporto (+1,5%) e attività dei vigili del fuoco (+0,6%).
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Secondo l’istituto i contratti collettivi nazionali di lavoro interessano l’89% degli occupati dipendenti. Al 30 novembre sono risultati in vigore 58 accordi, che coinvolgono più di 11 milioni di lavoratori dipendenti. 20 contratti sono ancora in attesa di rinnovo, e coinvolgono circa 1,4 milioni di individui, soprattutto nei settori servizi privati e pubblica amministrazione.
L’ISTAT ha inoltre diffuso dati confortanti riguardanti gli scioperi nel periodo gennaio-settembre 2009. Il numero delle ore non lavorate per conflitti con il datore di lavoro ha segnato un deciso calo del 63,2% rispetto allo stesso periodo del 2008. Le motivazioni principali che giustificano le ore non lavorate sono soprattutto la voce “altre cause” (30,6%), il licenziamento e la sospensione dei dipendenti (21,6%) e rivendicazioni economiche (20%). Per ciò che concerne questa riduzione degli scioperi sembra proprio il caso di dire che la crisi rappacifica lavoratori e aziende, anche se per alcuni settori lo sciopero sembra più una costante, è il caso del settore dei trasporti. Uno sciopero in tale ambito è sempre molto sentito, e i disagi vanno ad intaccare ulteriormente un ramo trasporti che in Italia mostra standard di qualità molto scadenti.
Giuseppe Raso