L’abbandono di Fiat a Confindustria continua a lasciare ulteriori polemiche: infatti Emma Marcegaglia continua a difendere a spada tratta il lavoro svolto nel suo periodo di presidenza alla Confindustria. La Marcegaglia ha voluto spiegare le sue ragioni in una lettera inviata ai presidenti regionali dell’associazione degli imprenditori: è sbagliato dire che Confindustria non ha lavorato per modernizzare le relazioni sindacali, così come non è corretto dire che rimanere fuori da Confindustria è conveniente. Questi i due punti su cui la Marcegaglia si è soffermata maggiormente, smentendo le accuse del centrodestra, di una Confindustria che svolge una attività politica antigovernativa, perchè “Confindustria è la voce libera e autonoma degli imprenditori”. La presidente di Confindustria ha poi smentito le voci di una possibile emorragia di iscritti dopo l’abbandono di Fiat: infatti sarebbero solo due i membri che hanno inviato una lettera di disdetta, ma si tratta di due soli casi isolati fanno sapere da Viale dell’Astronomia. Ma da qualche giorno iniziano a circolare alcuni nomi sul futuro presidente di Confindustria: l’associazione degli imprenditori potrebbe vedere a capo Andrea Riello, che già fa parte dell’esecutivo del Veneto, o più probabilmente Alberto Bombassei, la figura che in questi giorni ha cercato di mediare fra le posizioni di Fiat e Confindustria.
Pietro Gugliotta
1 commento su “Marcegaglia: “Fiat? Restare in Confindustria è conveniente””
Leo
(11 Ottobre 2011 - 15:25)Secondo me la Marcegaglia ha fatto bene. Licenziando non si ottiene crescita ma solo innovando con decisa e marcata capacità. La Fiat, dove ho lavorato per ben 5 anni, non lo fa o, secondo me, non è capace di farlo. Avendo lavorato in Fiat posso dire con certezza che gli operai e gli impegati fanno il loro dovere e lo fanno benissimo. Ovviamente ci sono anche i furbi come i sindacalisti e gli RCL (ridotta capacità lavorativa) ma, di quest’ultimi, non tutti. La dimostrazione è che se uno ha un handicap cerca sempre di nasconderlo dandosi da fare e non di adoperarlo per non lavorare. La ricambi Fiat è piena di gente con problemi fisici e, lo posso confermare con orgoglio, lavorano pari ad operai in buone condizioni fisiche. Secondo me è la Fiat che non riesce a stare al passo dei mercati, a sapersi innovare anche se devo ammettere che ogni tanto ha delle vere e proprie genialate. Il tanto acclamato Marchionne, che tutti davano come salvatore della Fiat, in realtà a solo preso l’onda di un rinnovamento già in atto. La 500, la Bravo ed altri modelli erano progetti esistenti prima del suo arrivo. Se fosse quel manager geniale e capace che molti gli attribuiscono come doti perché ora non sa cosa fare. Invece di vessare chi lavora e contribuisce all’immagine dell’Italia sul mercato come prodotti, perché non fa residenza in Italia e paga le giuste tasse e non si riduce il suo stipendio? Così ci sarebbero + soldi in cassa da Fiat. Inoltre solo una persona con poca visibilità come lui può pensare che non rispettando il diritto al lavoro si possa uscire dalla crisi. Se ci fosse il grande Gianni Agnelli, lo avrebbe licenziato.