Marcegaglia: “Servono infrastrutture ed una riforma fiscale”

In questi giorni si è tenuta l’assemblea annuale di Confindustria. C’era grandissima attesa per l’intervento della presidente dell’associazione degli imprenditori italiani, Emma Marcegaglia. Dobbiamo sfatare il mito che l’Italia va bene e quindi gli imprenditori non devono lamentarsi: questo l’incipit del discorso della Marcegaglia. “L’Italia ha già vissuto il suo decennio perduto in termini di minore competitività e di mancata crescita. Ora dobbiamo muoverci in fretta. Il tempo è un fattore discriminante” spiega la numero uno di Confindustria, che poi si concentra su un tema fondamentale per l’Italia: il lavoro. “‘C’è la proposta del ministro Sacconi di un avviso comune tra le parti sociali per costruire un nuovo Statuto dei lavori. Ci sono proposte di una parte riformista dell’opposizione su uno schema di riforma complessiva che considera anche la flessibilità in uscita”. Un punto importante è quello delle riforme: secondo la Marcegaglia lo stato fa troppo, c’è bisogno di semplificazioni e di liberalizzazioni, servono infrastrutture ed una riforma fiscale. Devono essere queste le priorità del Governo, insieme all’idea di migliorare la burocrazia italiana, troppo inefficiente e goffa, che rallenta la crescita delle aziende italiane. Chiusura sul Fisco: la Marcegaglia parla a nome di tutti gli imprenditori quando spiega di essere molto delusa. “Occorrono interventi più incisivi soprattutto sulle infrastrutture e sul fisco. La leva fiscale è un potente incentivo per rilanciare lo sviluppo. Per questo la riforma fiscale per noi rimane importantissima”. L’obiettivo di questa riforma “deve essere quello di ridurre insieme le imposte sulle imprese e sui lavoratori, dare certezza delle norme e combattere l’evasione fiscale, senza attuare una vera e propria oppressione di controlli su chi le tasse già le paga” ha concluso la leader di Confindustria.

Pietro Gugliotta

Autore dell'articolo: Redazione

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