Intervenuto a Gavi, durante la presentazione del nuovo Suv targato Fiat-Chrysler, l’a.d. delle due società automobilistiche, Sergio Marchionne, è stato piuttosto sincero e duro nell’affermare la possibilità che Fiat possa uscire da Confindustria. “Apprezzo quello che sta facendo Confindustria, ma la cosa importante è se arriviamo allo stesso punto e nello stesso tempo. Se no la Fiat ha tutto il diritto di decidere se rimanere o cercare un futuro andando avanti. Quello che non vogliamo fare è rimanere associati a un’organizzazione che offre ostacoli legali e dà opportunità a persone che hanno perso il referendum di appigliarsi a procedure legali. Stiamo analizzando quali sono le nostre opzioni”. Dunque Marchionne tende una mano a Confindustria, a patto che non sia un ostacolo per lo sviluppo dell’azienda automobilistica italiana. Marchionne ha poi commentato le voci sulle trattative con Veba. “Escludo categoricamente che Fiat possa acquistare le quote detenuta dal fondo Veba, ciò potrebbe mettere a rischio il rating di Fiat per salire in Chrysler”. Lo stesso a.d. del Lingotto ha poi confermato che Chrysler non entrerà in Borsa nel 2011, mentre stanno andando piuttosto per le lunghe le trattative con Sollers, partner russo, per l’apertura di due nuovi stabilimenti in Russia.
Pietro Gugliotta