Non accenna a diminuire la crisi del mercato dell’auto: il mese di luglio è l’ottavo mese consecutivo in cui si registra una forte flessione delle immatricolazioni. A segnalare i dati ufficiali del mercato dell’auto a luglio è il Ministero dei Trasporti: sono state immatricolate 108.826 auto. Numero decisamente più basso delle 138.445 vetture immatricolate un anno fa, a luglio 2011. La flessione è davvero importante: si parla del -21.39% fra luglio 2012 e luglio 2011. Il 2012 dunque sta diventando l’anno horribilis del settore auto. Non sorride nemmeno il settore dell’usato, che nei mesi scorsi riusciva a mitigare i cali delle immatricolazioni. Il mercato dell’usato infatti è in flessione: sono stati segnalati 355.811 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una flessione del -6.67% rispetto a luglio 2011. I dati sono realmente negativi e lasciano poco spazio a pensieri positivi: il parallelo dei periodi gennaio-luglio 2011 e 2012 è impietoso. Nel periodo fra gennaio e luglio del 2012, sono state immatricolate 923.739 autovetture, con una flessione del -19.87% rispetto alle immatricolazioni segnate nel periodo gennaio-luglio 2011. Stesso discorso vale anche per l’usato: nel periodo gennaio-luglio 2012, si contano 2.477.188 trasferimenti di proprietà, in calo del -11.04% rispetto allo stesso periodo del 2011. Fra le associazioni del mondo dell’auto, la situazione più pessimista è quella di Federauto. Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto, non lascia spazio a pensieri positivi: “Il mercato degli autoveicoli in Italia è entrato in un tunnel di cui non si vede l’uscita. Anzi, grazie ai disincentivi varati dal governo Monti e del completo disinteresse del mondo politico rispetto ai temi della mobilità, il tunnel dell’automotive rischia di crollare”.