Il 2010 del mercato dell’auto non è stato un anno molto positivo: parlano chiaro i numeri, i dati infatti sono stati da poco confermati in via ufficiale dall’Acea, l’associazione che riunisce i costruttori europei d’autovetture. L’associazione ha determinato come nei 27 Paesi dell’Unione Europea, ci sia stato un calo delle vendite di autovetture pari al 4.9%: infatti le vendite hanno raggiunto quota 13.785. 698 unità, a fronte delle 14.499.059 vendute l’anno precedente, nel 2009. Se proviamo a quantificare il dato delle vendite di auto, nei principali e più importanti mercati, scopriremo che si tratterà di dati negativi: l’Italia ha perso il 9.2%, la Germania ha chiuso col forte passivo del 23.4%, e anche la Francia ha chiuso in negativo, seppur di poco (-2.2%). Bene – fra i pochi paesi a chiudere in positivo – il mercato dell’auto in Spagna, che ha fatto segnare una crescita del 3.1% rispetto all’anno 2009. Inutile dire come il dato italiano sia fortemente penalizzato dall’assenza degli incentivi, che avevano caratterizzato il 2009 del mercato dell’auto italiano, contribuendo anche ad una crescita dei primi mesi del 2010: quando l’influenza positiva degli incentivi è finita, il mercato è inesorabilmente finito in negativo. Anche la Fiat ha chiuso il 2010 in calo, ecco la spiegazione del Lingotto in merito a questo bilancio negativo: “sul calo registrato dal gruppo Fiat in Europa nel 2010 hanno inciso principalmente due fattori: il consistente calo complessivo del mercato (soprattutto in Italia) e il fatto che nel 2009 la sua gamma di vetture a basso impatto ambientale aveva beneficiato in maniera molto forte degli ecoincentivi attuati da numerose nazioni europee”.
Pietro Gugliotta