E’ un Mario Monti insolitamente polemico quello intervistato al Wall Street Journal. Il premier del governo tecnico italiano ha rilasciato alcune dichiarazioni molto pesanti sul precedente governo, quello guidato da Silvio Berlusconi, che il premier Monti si è trovato a sostituire negli scorsi mesi. “Se il precedente governo fosse ancora in carica, ora lo spread italiano sarebbe a 1200 o qualcosa di simile” dichiara Monti. Frasi che non lasciano spazio ad altre interpretazioni: sembra proprio un attacco al governo di Berlusconi ed alle sue politiche. Monti ha spiegato che se avesse continuato a governare Berlusconi, la speculazione sul nostro paese sarebbe stata maggiore, tanto da rischiare di raggiungere in pochi mesi un livello di spread così alto. Una uscita che non è piaciuta al Pdl, che ha stigmatizzato le parole del premier, che in seguito ha anche provato a giustificare le proprie dichiarazioni, con una nota ufficiale. “Il presidente del Consiglio, Mario Monti, come ha chiarito in un colloquio telefonico con il presidente Silvio Berlusconi, è dispiaciuto che una banale e astratta estrapolazione di tendenza di valori dello spread sia stata colta come una considerazione di carattere politico, il che non rientrava per nulla nelle sue intenzioni” spiega il premier Monti in una nota di Palazzo Chigi.