È ormai nota a tutti la competitività dei paesi emergenti per quanto concerne il settore industriale, ma ciò che in molti ignorano, è che la crescita economica di questi paesi vuole dire più opportunità commerciali. I paesi emergenti diventeranno dunque importanti mercati di sbocco, e per un paese come l’Italia, dotata di un “marchio” forte, ossia il Made in Italy, possono aprirsi nuovi scenari di sviluppo.
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Dal XIII Rapporto del Laboratorio di Economia Politica Internazionale dell’Istituto Affari Internazionali (Global Outlook IAI 2009), presentato in questi giorni a Roma, è emerso un chiaro quadro delle tendenze economiche e geo-politiche in atto. Oggi la maggior parte della spesa per consumi è concentrata in Occidente, ma la domanda globale di beni di consumo è destinata a mutare a favore dei paesi emergenti. Cina e India sono un chiaro esempio di questa tendenza. Le due economie stanno resistendo molto bene alla crisi, una vera e propria prova di forza che deve far riflettere. E per l’Italia che futuro sarà?
L’Italia dovrà certamente puntare su una maggiore internazionalizzazione delle proprie imprese. Oggi i maggiori rapporti commerciali avvengono con i paesi europei, la Germania rimane il principale mercato di sbocco per le merci nostrane, mentre cresce l’export verso la Russia. Nonostante diversi imprenditori italiani stiano puntando con decisione alla conquista di mercati esteri, quali Sudamerica e Asia, il ritardo del sistema Italia rispetto alla concorrenza è piuttosto marcato, ed è giusto pensare che per colmare il gap siano necessarie politiche d’incentivo all’internazionalizzazione.
Giuseppe Raso