C’è una netta differenza di vedute fra l’Istituto nazionale di Statistica italiana, ossia l’Istat, e le parole del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. I dati dell’Istat non sono molto incoraggianti: secondo l’Istituto la ripresa è ancora lontana. Il secondo trimestre 2013 ha visto una flessione del Pil pari al -0.3% rispetto al trimestre precedente, flessione che aumenta fino al -2.1% se prendiamo in esame il secondo trimestre dello scorso anno. Dati che preoccupano, se consideriamo anche che l’Istat ha dovuto rivedere (verso il basso ovviamente) le stime del Pil. Fattori che però non sembrano preoccupare il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. Il numero uno della Banca d’Italia è intervenuto ad un convegno ed ha lasciato ampi spiragli all’ottimismo. “La recessione sta terminando” ha dichiarato Visco, prima di analizzare in maniera più approfondita la situazione economica italiana. “I tempi e la forza della ripresa sono ancora altamente incerti, ci sono rischi al ribasso aggravati dalle preoccupazioni degli investitori sulla possibile incertezza politica” chiarisce. Ed in effetti il destino dell’Italia sembra essere proprio legato al destino del Governo Letta. Tornando ai dati di Visco, la sua analisi è stata supportata dai dati della Confesercenti, che ritiene possibile la ripresa nel 2014: il prossimo anno, il Pil dell’Italia potrebbe salire a +1.0%, secondo quanto elaborato dalle stime della Confesercenti.