Era dal 1971 che l’Italia non segnava un calo di Pil di questa consistenza, – 4,9%. I dati sono stati diffusi nella giornata di venerdì dall’Istat. L’ultima stima del governo indicava un decremento di Pil del 4,8%, dunque previsioni molto vicine alla rilevazione Istat. Pessimi anche i dati relativi al quarto trimestre del 2009, che infatti ha fatto segnare un -0,2% rispetto al terzo trimestre ed un -2,8% rispetto al quarto trimestre del 2008. L’Istat ha precisato che i risultati del quarto trimestre sono dovuti principalmente al calo dell’industria, che ha perso valore aggiunto.
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Pierluigi Bersani, segretario del PD, non ha fatto mancare le proprie critiche sul dato appena diffuso. Secondo il leader del Partito Democratico i dati non sono per nulla una sorpresa, in quanto il governo in venti mesi ha raccontato agli italiani una realtà diversa. Bersani ha osservato che il Pil è andato troppo giù rispetto ad altri paesi, evidenziando la necessità che il governo si renda conto di dover fare ben altro.
Il ministro del lavoro Maurizio Sacconi ha dichiarato: “Non si può prevedere un andamento negativo del Pil nel momento in cui è partita la ripresa del commercio globale, Certo non sappiamo come si distribuisce nel mondo, ma ci sono tutte le condizioni di crescita di cui anche l’economia italiana beneficerà: vedremo in che misura”. Sacconi ha dunque confermato le previsioni di crescita per l’Italia.
Giuseppe Raso