Di nuovo in rialzo il titolo dell’azienda californiana dopo la breve frenata di ieri. Quotazione Apple attualmente a 113,00, con un aumento dello 0,43%. Proprio oggi ricorre la data di morte di Steve Jobs, il fondatore del colosso con la mela morsicata. I vertici dell’azienda, nel ricordare il proprio leader, ammettono che senza il suo genio la crescita del brand sta rallentando. Preoccupazioni per il futuro dunque, ma non nell’immediato. D’altro canto sono molte le novità che Apple avrebbe in cantiere per i prossimi mesi.
Quotazione Apple: Cupertino è il più grande evasore di tasse in USA
E’ di oggi la notizia che la casa del melafonino avrebbe raggiunto un altro primato. Non proprio un vanto però. L’azienda di Cupertino sarebbe infatti il più grande evasore di tasse degli Stati Uniti, insieme ad altre compagnie.
In realtà si tratterebbe di una “fuga legalizzata”, realizzata grazie alla gestione finanziaria del patrimonio societario tramite diverse sedi in Irlanda.
Lo studio, realizzato in America, è stato riportato dal DailyMail. Secondo la ricerca, Apple avrebbe generato 218,55 miliardi di dollari di guadagni fuori dagli USA. Risparmiando però 65,08 miliardi di dollari di tasse, grazie alle sedi in Irlanda, appunto, e un particolare sistema di contabilizzazione.
La casa farmaceutica Pfizer segue Apple in questa particolare classifica. Nella top ten, anche Nike e Goldman Sachs.
Ad ogni modo, non si tratta di frode, in quanto il sistema fiscale statunitense agevolerebbe l’abuso dei paradisi fiscali e non sono poche le imprese che si rifugiano in diverse scappatoie fiscali.
Anniversario morte Steve Jobs: come è cambiata Apple?
A livello di entrate e di fama, quanto iniziato con Steve Jobs è stato certamente proseguito. E’ chiaro però che in merito alla gestione interna qualcosa sia certamente cambiato. Innanzitutto perché la personalità e le idee di Tim Cook sono molto diverse da quelle del suo predecessore.
Ciò che emerge, facendo alcune considerazioni, è che l’azienda non abbia fatto altro che portare avanti i progetti di Jobs. Tanto che l’unica novità è legata alla creazione dell’Apple Watch.
Gli analisti sostengono che ai vertici societari manchi completamente il genio dell’inventore del brand, partito da zero, fino ad arrivare a toccare il tetto del mondo.
Tim Cook non ha l’anima del visionario e anche se un combattente, persegue direzioni molto meno “ribelli”.
Nel frattempo però la casa californiana e la quotazione Apple mantengono ancora la fiducia di utenti e investitori. Ma del futuro, in questo caso più che in altri, non vi è certezza.