Rehn attacca Berlusconi: “Il suo governo bloccò la crescita dell’Italia”

olli rehnIl commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn, è intervenuto in questi giorni al Parlamento Ue: il suo lungo intervento, ha toccato il tema della fiducia sui mercati dell’Italia. Proprio in relazione alla fiducia, Rehn ha attaccato il governo Berlusconi, reo – secondo Rehn – di aver bloccato la crescita dell’Italia. Un attacco frontale e senza mezzi termini sulla politica economica del governo Berlusconi. “L’Italia aveva preso impegni di consolidamento di bilancio nell’estate 2011 per facilitare l’intervento Bce nel mercato secondario per acquistare titoli di Stato: quando il governo Berlusconi decise di non rispettare più gli impegni assunti il costo del finanziamento per lo Stato è aumentato soffocando la crescita dell’Italia, poi con la formazione del governo monti la situazione si è stabilizzata” spiega Rehn nel suo intervento. Un attacco che non è passato inosservato. “E’ inaccettabile che Olli Rehn, vicepresidente di un’istituzione indipendente quale la commissione europea, intervenga nella campagna elettorale di uno stato membro, peraltro con affermazioni false, tecnicamente sbagliate e facilmente smentibili”, spiega Angelino Alfano. Il commissario Rehn ha poi allargato gli orizzonti, parlando più in generale anche della crisi del 2012 e degli sviluppi nel 2013. “Un anno fa c’era seria preoccupazione per l’Italia e la Spagna e profonda incertezza sulla Grecia. Oggi la situazione è cambiata, nonostante alcuni progressi ci sono ancora sfide e per questo servono riforme equilibrate e ambiziose del mercato del lavoro” conclude il commissario europeo agli Affari economici, Olli Rehn.

Autore dell'articolo: Redazione

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