È tempo di bilanci di fine anno per il settore commerciale. Se il 2008 dei commercianti si era chiuso con un flop in termini di vendite, il 2009 si chiuderà con un bilancio un po’ più benevolo, ma non si tratta di cifre entusiasmanti. In ogni caso si può parlare di un mini-sprint delle vendite che ha interessato la seconda metà di dicembre, complice sicuramente il Natale, ma anche quel regime di “saldi anticipati” non pubblicizzati apertamente, che attirano quella clientela impaziente dell’avvio della stagione dei saldi ufficiali. Tali saldi in genere si aggirano attorno al 10 e 30%.
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Il fenomeno dei saldi anticipati si intensificherà sicuramente in questi giorni, e nei primissimi giorni di gennaio, ma la stagione ufficiale è alle porte, e ogni regione si differenzia per quanto riguarda le date di partenza, Lombardia e Lazio ad esempio inizieranno il 2 gennaio.
Secondo stime di Telefono Blu nelle casse dei negozi entreranno circa 3 miliardi di euro, un 20% in meno rispetto al periodo di saldi 2009. A giocare un ruolo fondamentale saranno le condizioni meteo, il gelo e le nevicate di dicembre hanno spinto da una parte ad una maggiore domanda di capi invernali, ma dall’altra hanno fortemente rallentato gli spostamenti e dunque lo shopping. Sempre secondo le stime di Telefono Blu, l’intenzione media di spesa degli italiani è di 280 euro, e gli outlet dovrebbero riscuotere il solito successo, dovuto alla vendita di noti marchi con sconti che arrivano al 70%. McArthurGlen, leader in Europa nello sviluppo e gestione di Designer Outlet Centre, concluderà il 2009 con un fatturato di 545 milioni di euro, e 12 milioni di visitatori. Stesso discorso per il gruppo Fashion District, che chiude anch’esso l’anno con un bilancio più che positivo. La corsa ai saldi del 2010 è aperta.
Giuseppe Raso