La manovra economica del Governo Monti, presentata nei giorni scorsi, ha visto l’inserimento di nuove accise sul costo dei carburanti, che unite all’aumento dell’Iva, portano il prezzo di benzina e diesel alle stelle: mai a livelli così alti, probabilmente i prezzi più alti in Europa. Si parla di un aumento – in media – di circa 10 cent al litro per la verde, mentre il gasolio cresce di 13.6 cent al litro. Ma aumentano anche i prezzi del GPL (+2.7 cent) e metano (+ 4 millesimi al metro cubo). Il risultato è che i carburanti hanno prezzi salatissimi: la benzina viaggia ad una media compresa fra l’1,697 euro al litro e 1,709 euro al litro, mentre il diesel ha un costo medio compreso fra l’1,677 euro al litro e 1,691 euro al litro. Ciò che fa riflettere, è l’utilizzo delle accise: è la quinta volta nel 2011 che il Governo inserisce accise sui carburanti. Le cause sono diverse, fra cultura, immigrati, alluvioni ed esigenze di bilancio, il Governo ha trovato la sua “gallina dalle uova d’oro”: nel 2011 – solo per ciò che riguarda le accise – la benzina è aumentata di 14 cent al litro, mentre il gasolio è cresciuto di 17 cent al litro, raggiungendo un livello di costo record per quanto riguarda l’Europa. L’arrivo del 2012 porterà via solo una accisa, troppo poco per riscontrare una diminuzione sostanziale del prezzo dei carburanti, serve qualcosa in più. Come sostengono le associazioni dei consumatori, questi aumenti si ripercuoteranno in maniera indiretta sugli italiani: le merci trasportate via gomma subiranno aumenti ed anche il pranzo di Natale dunque è a rischio di nuovi rincari.
Pietro Gugliotta