Non si sono fatte attendere le reazioni del mondo della politica e della finanza europea alla notizia del downgrade del rating del debito sovrano dell’Italia, da parte dell’agenzia internazionale di rating Standard & Poor’s. Il primo commento arriva dal Quirinale: il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha lanciato un monito a tutta l’Europa. “Bisogna mettere in campo la più forte volontà comune nel procedere senza esitazioni sulla via dell’unità politica e dell’effettiva unione economica” spiega Napolitano, affermando anche che i limiti del passato stanno condizionando le istituzioni europee. Anche Angela Merkel ha commentato il downgrade dei diversi paesi dell’Unione Europea, Italia compresa. “La strada per ristabilire la fiducia delle agenzie di rating, come S&P’s, sull’Europa è lunga. Ma un giorno riusciremo a convincere le agenzie di rating” ha spiegato la cancelliera tedesca, dunque lasciando uno spiraglio positivo per il futuro. Curiosa la reazione dalla Cina: infatti una agenzia di stampa cinese ha sollevato parecchie perplessità sulla credibilità del giudizio di S&P. “Sebbene l’intervento di S&P possa apparire legittimo per alcuni aspetti legati all’andamento dei conti pubblici, per la tempistica suscita dei dubbi viste le migliorate prospettive sulla situazione espresse dalla Bce ed il successo dell’asta spagnoli di due giorni fa” si legge in una nota.
Pietro Gugliotta